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Un viaggio insolito e confuso tra incontri e pensieri, tra la solitudine e il silenzio assordante, nella moltitudine di involucri della civiltà capovolta che imbriglia l'uomo moderno e i suoi sé, spezzettati in una trappola di incomunicabilità, di continue falsificazioni, nella contrapposizione tra il dentro e il fuori. È il delirio lucido e il suo riscatto, sullo sfondo di una Sicilia stanca e bellissima, di Caterina Costa: un'esistenza in affitto che catapulta il lettore in un clima di inquietudine, di disagio, di precarietà e di oppressione, nella sua malattia. Un viaggio in cui non si può non riconoscere se stessi e pure l'altro, nella condizione comune di personaggi della società moderna.